Marco Taglietti (Bảo Hồng Liên)
Marco Taglietti nasce a Brescia il 17 aprile 1968, nell’anno della Scimmia.
Affascinato sin da giovane dal mondo delle discipline orientali inizia ad interessarsi alla loro storia, finchè, nel 1988, trova un'arte marziale completa in tutti i suoi aspetti: il Viet Vo Dao. Decide così di intraprenderne la Via, per alcuni anni con l'istruttore Giusi Moneghini e poi direttamente sotto la guida del Maestro vietnamita Bao Lan, Esperto Internazionale.
Si laurea nel contempo in Medicina e Chirurgia, con successiva Specializzazione in Allergologia ed Immunologia Clinica ed inizia la propria attività di medico presso gli Spedali Civili di Brescia. Nonostante i molti impegni, sia familiari che di lavoro, riesce sempre a non perdere di vista quella che per lui non è solo un semplice sport, ma una passione profonda ed una filosofia di vita.
Negli anni ha modo di praticare con alcuni dei principali esponenti del Viet Vo Dao International: il Gran Maestro Phan Hoang, i maestri Tran Huu Ha (Portogallo), Do Long (Francia), Tran Viet Tung (Germania) ed i maestri della Federazione Viet Vo Dao Italia: Nguyen Van Viet, Bao Lan e Nguyen Thien Chinh.
Frequenti sono poi le occasioni di scambio tecnico con il Ju-Jitsu del M.° Sandro Savoldelli e lo Yawara-Do del M.° Renato Portesi di Brescia, amici di vecchia data.
Dal 1995 insegna presso il Centro Viet Vo Dao "Lien Hoa Kiem" di Roncadelle (Brescia) con l'attuale qualifica di Maestro, rilasciata dall'ASD Viet Vo Dao Italia, dalla Federazione Italiana Wushu Kung-Fu (F.I.WU.K.) associata al CONI e dalla World Federation of Vietnam Vo Co Truyen (WFVV).
Presidente dell'ASD Viet Vo Dao Lombardia, partecipa da sempre in modo attivo alle attività nazionali ed internazionali.
Nel suo primo viaggio in Vietnam nell'estate del 2003 come membro della delegazione della Federazione Viet Vo Dao Italia, conosce alcuni personaggi carismatici delle arti marziali vietnamite, tra i quali il compianto Maestro Dong Vu, caposcuola dello stile "Dong Viet Dao" di Nha Trang, che lo introduce all'uso del "Doc Phu" (ascia da guerra) e la Maestra Ho Hoa Hue, caposcuola dello stile "Tinh Vo Dao" di Ho Chi Minh Ville (ex-Saigon), che rivedrà diverse volte in occasione di eventi internazionali.
Ritorna in Vietnam nell'estate del 2018 e ancora nel 2019 e nell'autunno 2023 per approfondire alcuni aspetti peculiari dell'Arte Marziale vietnamita con il Gran Maestro Tran Xuan Man (Scuola Ky Son Vo - Hai An), col Maestro Ta Anh Dung (Scuola Kim Ke Tay Son Nhan - Saigon) e con i Maestri Bui Dang Van (Scuola Nam Hong Son - Hanoi) e Ho Tuong (Scuola Tan Khanh Ba Tra - Saigon).
Nel 2000 riceve uno dei riconoscimenti più ambiti per una cintura nera: il "Vo Danh" o "nome d'arte", concesso dal Maestro Lan agli istruttori considerati membri della propria cerchia familiare. Insegna quindi con il nome di "Bao Hong Lien".
E' autore di diversi articoli sulle Arti Marziali Vietnamite apparsi nel tempo sulle principali riviste di settore (Arti d'Oriente, Samurai) e sul periodico "Informa Viet Vo Dao".
DAL BLOG DELLA MAESTRA DANIELA DE GIROLAMO
L'INTERVISTA A 100MA.IT
100ma.it: - Dove nasce la sua passione per le arti marziali e cosa l'ha spinta a dedicarsi al "Viet Vo Dao"?
Marco Taglietti: Sin da bambino sono stato attratto dalle Arti Marziali: mi colpiva l'idea del debole che prevale sul più forte. Guardavo con grande passione i film di Bruce Lee, David Carradine (il mitico Kwai Chang Caine del telefilm "Kung Fu") e Chuck Norris e leggevo con avidità libri e fumetti che parlavano di quelle misteriose discipline che venivano dall'Oriente. Sembra banale, ma sentii parlare per la prima volta di Viet Vo Dao proprio su un fumetto della Marvel: "Shang Chi, Maestro del Kung Fu". Un albo molto interessante che conteneva anche servizi sulle arti marziali che si stavano sviluppando in Italia. Del Viet Vo Dao mi colpì la completezza delle tecniche e la profondità del substrato storico e culturale che ritengo imprescindibile da un arte marziale che si voglia definire "tradizionale". Iniziai ad informarmi sui corsi disponibili a Brescia. Era il 1988 (avevo 20 anni). Oltre al Karate ed al Judo, a Brescia si potevano praticare il Ju Jitsu oppure... L'Arte Marziale vietnamita. Non volli nemmeno guardare un allenamento e comperai a scatola chiusa: Viet Vo Dao! Fu amore a prima vista e da allora non ho più smesso: sono passati 30 anni...
100ma.it: - La sua più grande soddisfazione legata alle arti marziali?
Marco Taglietti: In realtà le soddisfazioni sono state tante. Tre in particolare: innanzitutto praticare una disciplina che mi ha arricchito non solo tecnicamente, ma anche nello spirito, che ogni giorno mi rivela degli aspetti nuovi e che mi ha insegnato a superare le difficoltà pur nella consapevolezza dei miei limiti. Poi l'aver avuto la possibilità di trasferire ciò che ho imparato ai ragazzi che nel tempo hanno condiviso la mia passione diventando miei allievi. Ed infine, piccolo punto di orgoglio, l'aver reso Brescia un riferimento nelle attività del Viet Vo Dao Italia.
100ma.it: - Come è cambiato o come si è evoluto il suo modo di praticare arti marziali nel tempo?
Marco Taglietti: Per poter continuare a praticare l'evoluzione è necessaria. I cambiamenti arrivano un po' per volta. All'inizio si punta tutto sul gesto atletico, utilizzando soprattutto la fisicità. Poi, nel tempo, ci si rende conto che le arti marziali non dipendono dall'uso della "forza bruta", bensì dalla tecnica appropriata eseguita al momento giusto e con la corretta attitudine mentale. Solo in questo modo si riesce a progredire. Devo dire che l'insegnamento, il dover spiegare ad altri le tecniche ed i principi che le animano, mi ha molto aiutato a crescere come praticante.
100ma.it: - A chi consiglierebbe la pratica delle arti marziali?
Marco Taglietti: A tutti, senza distinzione alcuna!
100ma.it: - Chi è il suo punto di riferimento?
Marco Taglietti: Il Maestro Bao Lan, esperto internazionale 9° dang. Anche se nel tempo ho avuto l'onore di conoscere e praticare con i più grandi Maestri di Viet Vo Dao in Italia e all'estero, anche in Vietnam, lui resterà sempre il mio Maestro. Tutt'ora mi alleno regolarmente, il sabato pomeriggio, nella sua palestra alle porte di Padova e da lui ho ricevuto il "Vo Danh" (nome d'arte) "Bao Hong Lien" che mi riconosce come uno dei membri della sua famiglia.
100ma.it: - In un caso reale, secondo lei, le sue arti marziali sono efficaci e perché?
Marco Taglietti: Il Viet Vo Dao ha un ampio bagaglio tecnico e sotto il profilo della difesa personale prevede lo studio realistico di combinazioni di facile apprendimento, sicuramente utili in un contesto reale. Detto ciò occorrono tuttavia onestà ed obiettività: praticare un'Arte Marziale non vuol dire diventare automaticamente "Superman"...
100ma.it: - Ha un consiglio da dare a chi pratica Viet Vo Dao o in generale arti marziali?
Marco Taglietti: Non sentirsi mai "arrivati", non credere di saper tutto e di poter bastare a se stessi, aver sempre il coraggio di mettersi in discussione e confrontarsi con umiltà (anche con le altre Arti Marziali), coltivare la Conoscenza, ricercare la perfezione...